bentornati a scuola!!!

Escursione a Montaldero e  lungo  la Strada dei Soldati

 

 

Mercoledì 14 settembre 2016

 

 

Iniziamo l’anno scolastico con una bella escursione alla scoperta dei dintorni collinari del nostro paese e dei segni che la stagione autunnale in arrivo dissemina nella natura.

 

Partiamo dal Viale della Rimembranza, chiamato così in ricordo delle vittime delle due guerre mondiali. Tempo fa, una targhetta posizionata con una catenella  sugli alberi del viale, ricordava i soldati caduti; ora  le targhette non ci sono più, ma si vede ancora il segno sulla corteccia.

 

Imbocchiamo la strada per Montaldero: è larga, sterrata  e in leggera salita; proseguendo lentamente e osservando la vegetazione arriviamo al piazzale del Santuario. Il Santuario di Montaldero è un luogo molto caro agli arquatesi: nel corso della seconda guerra mondiale la popolazione vi andava a pregare per essere risparmiata dai bombardamenti.

 

Proprio all’inizio della strada, un bruco verde brillante con macchioline colorate attira la nostra attenzione.

 

A Montaldero vi erano le cave di arenaria grigia, una pietra con cui, già al tempo dei Romani, è stata edificata Libarna. L’estrazione e l’uso di questa pietra  per le costruzioni  è continuato a lungo negli anni; ad Arquata si possono vedere: i pozzi, le colonne della chiesa parrocchiale, alcune parti delle scale del Palazzo Comunale, i pilastri del cancello d’ingresso della scuola media… tutto costruito con questa pietra locale.

 

Dopo la merenda e un po’ riposo e di gioco riprendiamo il cammino, questa volta in discesa. Torniamo indietro e, circa a metà percorso, giriamo nella “Strada dei Soldati”. Questo sentiero è chiamato così perché sono stati i soldati di una guarnigione stanziata ad Arquata nel 1941 ad aprirlo e sistemarlo. La Strada dei Soldati è pianeggiante e quasi tutta in ombra. Notiamo che il bosco, con tanti castagni, sta cambiando i suoi colori: le foglie diventano rossicce e marrone a partire dalla cima. I cespugli di rosa canina hanno belle bacche rosse e c’è ancora qualche mora sui rovi.

 

Si vedono bene i segni lasciati dalla frana di due anni fa, quando un autunno particolarmente piovoso ha causato danni un po’ ovunque.

 

Nel punto più alto del crinale, grazie al cielo limpido e sereno, vediamo in lontananza il panorama di Arquata: riconosciamo il campo sportivo, le ciminiere della Cementir e il tetto della piscina comunale.

 

Continuando a scendere, sulla destra troviamo la collina di Regonca  con il Parco Gaslini.

 

Arriviamo infine  in via Carrara, chiamata così perché, probabilmente un tempo, era frequentata dai carri che portavano la pietra da costruzione o il legname in paese. Sbuchiamo in piazzetta S. Rocco e, girando subito a destra, entriamo in via Interiore, il centro storico di Arquata. Il nostro paese era tutto lì,  nel borgo medievale.  Andiamo alla ricerca dell’arenaria grigia nelle costruzioni  che incontriamo e poi, lentamente, torniamo a scuola.

 

 

 

 

Riferimenti storici: Edoardo Morgavi in  http://acosenergia.it/novinostra/la-pietra-di-montaldero/

 


Attività dei primi giorni scolastici.......I RICORDI DELLE NOSTRE VACANZE!!